Ho letto: Moby Dick
Ammetto che è una rilettura…e stavolta l’ho un po’ ascoltato dall’audiolibro, un po’ letto su carta, un po’ letto su file…e saltando anche i capitoli tecnici sulla baleneria. Però ha sempre un fascino incredibile. Melville è stato davvero un marinaio quindi sa quel che dice e come raccontarlo. Un classico.
Moby Dick è un’enorme balena dalla “testa bianca, dalla fronte rugosa e dalla mandibola storta”, che vive nei Mari del Sud. Tutti i cacciatori di balene ne temono la malvagità e la malizia. Tra le sue vittime vi è il capitano Achab, coraggioso uomo di mare, al quale il mostro marino aveva, qualche anno prima, maciullato una gamba e inferto dolorose ferite.
Il capitano Achab, che nel corso degli anni, ha acquisito un odio viscerale per la balena, nella quale vede il simbolo del male e delle cieche e brutali forze della natura, decide di darle la caccia per ucciderla. Assolda così un gruppo di uomini, tra cui vi sono gli ufficiali Starbuck, Stubb e Flask, i ramponieri Quiqueg, Tashtego e Deggu, e salpa dall’isola di Nantucket, nel Massachussets, a bordo della baleniera Pequod.