Grazie a Clarissa che mi ha consigliato questo libro! Sembra un romanzo senza troppe pretese, eppure ci trasporta con forza e con lucidità nella Sicilia di due secoli fa, un’isola segnata da continue ferite e sconvolgimenti. E come ci insegnano i protagonisti (realmente esistiti, questo fa parte della forza del romanzo) vivere è resistere a queste ferite e non smettere mai di cercare qual è lo cosa che ci realizza pienamente. L’onore? Il potere? Il benessere? Oppure…
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, i Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli Paolo e Ignazio rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione.