I premi strega o si amano o si odiano. Personalmente stavolta ha vissuto la seconda opzione… ma probabilmente sono troppo ignorante per apprezzarlo… è una lettura impegnativa, che richiede una grande attenzione. Probabilmente è stato premiato perchè ha un genere di narrativa alternativo, ma poi è anche questione di gusti…
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l’ascesa del nazismo, l’ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l’ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.