Set 17, 2013 - Libri    2 Comments

Ho letto: Cent’anni di solitudine

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Al terzo tentativo ce l’ho fatta! Difficile non perdersi nell’albero genealogico della famiglia Buendìa. Una fantasia e dei personaggi incredibili, delle espressioni e un uso delle parole di malinconica poesia. Un libro non facile da leggere, ma piacevole come una tazza di cioccolato mentre fuori cade la pioggia. Un classico da non perdere.

 

Pubblicato nel 1967, scritto in diciotto mesi, ma “meditato” per più di tre lustri, Cent’anni di solitudine rimane un capolavoro insuperato e insuperabile, che nel 1982 valse al suo autore l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura. Con questo romanzo tumultuoso che usa i toni della favola, sorretto da una tensione narrativa fondata su un portentoso linguaggio e su una fantasia prodigiosa, Gabriel Garcia Màrquez ha saputo rifondare la realtà e, attraverso Macondo, creare un vero e proprio paradigma della solitudine.

Ho letto: Cent’anni di solitudineultima modifica: 2013-09-17T14:21:25+02:00da mauroartico
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2 Commenti

  • Ciao Mauro, anch’io ho fatto ben 3 tentativi, ma ho gettato la spugna e non l’ho più ripresa…Non mi sento una lettrice coraggiosa!P.S. Tu, come hai fatto a venire a capo dell’albero genealogico?Grazie mille.

  • Ho stampato la genealogia da wikipedia e l’ho inserita nella prima pagina!