Ho letto: Risvegli
Ho già letto “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” e mi sono subito affezionato a Sacks. I suoi libri non vanno letti per cercare una narrazione (non la troverete), ma per capire come si è maturato il suo pensiero di medico nei confronti della “malattia”. La medicina non deve essere un’applicazione meccanica basata su sintomo e terapia, ma deve impegnarsi a calare lo stato patologico all’interno di una storia personale, per capire come agisce e influenza il singolo individuo e trovare nuove modalità di dialogo, di relazione e di recupero.
Per dieci anni, fra il 1917 e il 1927, una grave epidemia di encefalite letargica (malattia del sonno) invase il mondo. Quasi cinque milioni di persone furono colpite dal male. Poi l’epidemia scomparve, improvvisamente e misteriosamente come era sopraggiunta. Una minuscola frazione dei malati sopravvisse, in una sorta di perpetuo torpore, fino al 1969, quando un nuovo farmaco, la L-dopa, permise di risvegliarli.