Ho letto: l’eleganza del riccio
All’inizio…curioso…poi…coivolgente…alla fine emozionante. E’ proprio un bel libro, lo consiglio. La forma è elegante e quindi non è proprio un romanzo da ombrellone. Ci vuole silenzio e calma. La mia frase preferita è: “il rosa sulla professoressa Maigre è un po’ come la marmellata sul maiale”.
Parigi, rue de Grenelle numero 7. Un elegante palazzo abitato da famiglie dell’alta borghesia. Ci vivono ministri, burocrati, maitres à penser della cultura culinaria. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all’idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Niente di strano, dunque. Tranne il fatto che, all’insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta che adora l’arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c’è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita…
Anche io ho adorato questo libro tant’è che lo recensito anche nel mio blog… La cosa bella di questo libro è che mette in evidenza l’ipocrisia della nostra società con eleganza ed ironia. Tuttavia fa delle riflessioni sulla vita talmente profonde che leggendolo anche 100, 200 o 300 volte ci sarà sempre qualcosa di nuovo da scoprire. La mia frase preferita è “Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che come le altre sono destinate a scomparire o nelle piccole che, senza alcuna pretesa, sanno incastonare nell’attimo una gemma di infinito? Complimenti per il blog!!