Ho letto: Bambino 44
Unione Sovietica, 1953. Il regime di Stalin è al vertice. La popolazione è costretta a credere che il crimine sia stato debellato in tutto il paese….questa è l’ambientazione per il primo libro di Tom Rob Smith .
“Non si tratta di un semplice thriller – in cui vi è un protagonista alla caccia di un serial killer sanguinario e spietato (l’autore si è ispirato al mostro di Rostov, che negli anni ‘80 uccise 52 donne e bambini), ma è anche il racconto di una nazione, di un popolo in un preciso momento storico, delicato e tutt’oggi ancora discusso (Ridley Scott ne farà un film).
L’ho finito proprio ieri sera, l’ho letto un po’ a spezzoni e forse questo mi ha un po’ condizionato nel giudizio. Voto OTTIMO per l’ambientazione sotto il regime, la paura dello Stato si respira (ricorda 1984). La storia, più che un thriller-poliziesco, è incentrata sulla lotta del protagonista contro lo Stato e le sue assurdità. In realtà è più marcata la descrizione dei meccanismi della politica staliniana, la storia è un po’ di contorno. La caratterizzazione dei personaggi non mi è parsa al 100% convincente. Nel complesso però BUONO.
Mi hanno detto, in effetti, che si tratta di un buon libro e di una buona storia… Avevo intenzione di leggerlo, anche se non rientra propriamente nei miei gusti, insomma… Ci farò un ennesimo pensierino per Natale…